Morgano

Scritto il 01/03/2014
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Morgano
L'origine del nome Morgano si perde nelle leggende popolari tramandate dai poeti.
Una di queste narra di una fanciulla chiamata Murgania di tale grande bellezza da essere adorata come incarnazione di Venere e, ad essa, fu eretto un tempio: la località fu chiamata Morgano.
Le prime notizie su Morgano riportano l’esistenza di un centro religioso che già nel dodicesimo secolo godeva di una certa rilevanza nel territorio, anche se la presenza di un luogo di culto dedicato a San Martino, santo particolarmente caro a Franchi e Longobardi, sembra risalire ad alcuni secoli prima del Mille.
Divenuta contea sotto i longobardi legò il suo nome alla famiglia cui appartenne: i Conti da Morgano.
Nel 1339 la Marca Trevigiana fu assegnata a Venezia che provvide a suddividere il territorio in grandi proprietà terriere gestite dalle nobili famiglie veneziane.
A Morgano arrivano i Badoer, i Basadonna, i Revedine e i Marcello.
La popolazione locale segue le sorti degli abitanti dell’entroterra veneto, ma la presenza delle acque del Sile, del Zero, del Rio garantiscono la pesca e lo sviluppo dell’agricoltura e di tutte le attività legate all’industria molitoria.
Con l’incremento dell’agricoltura e dell’allevamento si rese necessaria l’istituzione di una sede permanente di mercato autorizzato dalla Serenissima Repubblica nel 1689 ad Angelo Badoer.
Per ospitare degnamente il mercato, i Badoer che possedevano terre e beni a Morgano, costruirono nella località detta Zeruol di Sopra la Rotonda di Badoere.
Il mercato si svolgeva il lunedì e divenne ben presto famoso ed apprezzato nel circondario.
Oggi la Rotonda di Badoere fa da sfondo a varie manifestazioni di carattere locale e culturale.

La rotonda di Badoere

Di particolare bellezza risulta essere la Rotonda di Badoere, che comprendeva in origine due grandi barchesse a doppio semicerchio e a 300 metri ad ovest la villa padronale andata distrutta da un incendio nel 1920 durante un tumulto contadino.
La sua creazione lo si deve ai Badoer, famiglia patrizia veneziana proprietaria del terreno dove la Rotonda sorse (detto Zeruol di Sopra), su progetto eseguito, sembra, dalla scuola del Massari.
I Badoer eressero la chiesetta (1645) dedicata a San Antonio da Padova e la Rotonda con l’intento di ospitare il mercato settimanale del lunedì che la Serenissima Repubblica autorizzò nel 1689 al suo nobile Angelo Badoer.
Originale soprattutto la barchessa di ponente costituita da 41 arcate corrispondenti ad altrettante botteghe di artigiani e mercanti, queste, sistemate sotto i portici, avevano un ingresso posto all’interno della Rotonda e un balcone apribile a ribalta verso l’alto che fungeva da vetrina e che il recente restauro ha voluto valorizzare.
La Rotonda di Badoere è una delle barchesse più famose del Veneto, la sua particolarità sta sia nella sua grandiosità che nella sua struttura fatta per ospitare una serie di botteghe su un semicerchio e abitazioni sull'altro, con una grande piazza per il mercato; sulla piazza si affaccia la chiesa e un palazzo dominicale, ora sede municipale.
La grande costruzione si presenta strutturalmente come un lungo porticato semicircolare, formato da quarantuno arcate.
Questa stupenda piazza ha trovato origine presumibilmente alla fine del Seicento; infatti fin dal 1566 la nobile famiglia veneziana dei Badoere vantava numerose proprietà terriere nella zona.